Il pubblico viene a teatro per raccontare una storia, possiede un naturale senso della narrazione.
A volte è difficile fidarsi delle idee dei nostri compagni in scena, figuriamoci immaginare che anche
il pubblico lavora con noi.
Succede quindi che le nostre proposte diventano didascaliche, senza spazio all’immaginazione,
cerchiamo di essere chiari e diventiamo innaturali.
In questo zoom proveremo a lasciare “spazi bianchi” nelle storie che racconteremo.
Creeremo spazi bianchi per chi ci guarda, così che riesca ad entrare nella storia da protagonista,
diventando storyteller e riempiendo i vuoti, liberando la fantasia così come facciamo noi.
Scordatevi la regola base del “chi siamo, dove siamo, cosa stiamo facendo”, proveremo a dare
informazioni poco alla volta, ricordandoci che l’azione avviene nei silenzi tra una battuta e l’altra.
E’ molto più semplice e meno faticoso di quello che sembra.
Fidiamoci ed il pubblico farà il resto.